Parte 3: La nostra parrocchia a confronto

CRITERI ISPIRATORI  E  OPERATIVI

 

Se confrontiamo la realtà

della nostra Parrocchia

con l’ideale che vogliamo raggiungere,

emergono alcuni

criteri ispiratori e operativi,

che noi dobbiamo tenere costantemente

presenti lungo il cammino pastorale

 

Un architetto, che voglia ristrutturare una casa, confronta la “casa reale” con la “casa ideale”: questo confronto gli suggerisce criteri e linee di azione per la ristrutturazione.

E’ chiaro che chi vuole rinnovare la Parrocchia deve confrontare la “Parrocchia attuale”, il Decanato, che sono forse ancora egocentrici, chiusi in se stessi, con la “Parrocchia ideale” che è parrocchia comunionale, che è parrocchia del Decanato, che cerca di lavorare insieme.

Dobbiamo confrontarci e dire umilmente che non riusciamo ancora a creare comunione, forse perché gelosi, non preparati a lavorare insieme; comunque è necessario confrontarsi con le parrocchie limitrofe accettando i suggerimenti del Decanato.

È importante creare una mentalità decanale o che ci siano, almeno, parrocchie limitrofe disposte a collaborare.

Questi criteri devono essere l’anima del rinnovamento della parrocchia e se non vengono interiorizzati la ristrutturazione parrocchiale o decanale è soltanto esterna, tecnica, pasticciata o si fa solo per avere una facciata da mostrare agli altri e non per lavorare per Cristo.

 

CRITERI ISPIRATORI E OPERATIVI

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Tutto il popolo, specie il 67% dei lontani, è destinatario della parola di Gesù.La pastorale deve essere effettuata nel nome di Gesù e nella potenza dello Spirito Santo. Dobbiamo fare sempre ciò che vuole il Signore e bisogna impegnarsi affinchè tutto il popolo, che è presente sul territorio, senta l’esigenza di creare momenti di incontro e vivere questo incontro nell’Eucaristia domenicale

Gli operatori pastorali, in questi anni, hanno maturato il concetto che è lo Spirito a condurre la Chiesa; che è lo Spirito a fare l’Eucaristia, quindi, l’operatore pastorale deve diventare il primo motore di evangelizzazione del nostro quartiere. Gli operatori pastorali devono essere più coscienti, più attivi per lavorare in collaborazione con lo Spirito Santo. Gli operatori pastorali devono saper vivere la Parola di Dio, perché è la Parola che ci convoca.

Tutto il popolo, progressivamente, si articoli in Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione. Le Cellule di Evangelizzazione sono sempre il punto di riferimento per la nostra parrocchia, che desidera portare a tutti la salvezza.

Ben vengano i suggerimenti degli operatori pastorali, anche di altre parrocchie in modo che la Parrocchia diventi un Popolo Articolato in Cellule Evangelizzatrici; e le Cellule Evangelizzatrici diventino il “grembo” in cui si formano gli operatori pastorali, che dovranno svolgere un particolare mi-nistero a favore di tutta la Comunità.

Si provveda una evangelizzazione costante e progressiva della mentalità popolare (cultura).

Sarebbe opportuno creare l’Equipe della Cultura, per creare cultura cattolica tramite mostre d’arte, premi letterari, commedie. Si deve fare in modo che altre Associazioni e Movimenti possano trovare accoglimento nelle nostre azioni pastorali, perché tutto dia lode al Signore.

 

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Perché le scelte precedenti diventino possibili, si leggano permanentemente i segni dei tempi, per adattare l’azione pastorale alle esigenze di crescita che presenta il mondo attuale, in vorticoso cambiamento (cfr. Mt. 16,1-4; Lc. 12,54-56; GS. 11; etc.)Si scelga un progetto pastorale a lunga scadenza per rispettare la crescita progressiva e globale del popolo, che, in quanto Corpo di Cristo, è un organismo vivente (N.B. non si confonda un progetto con le campagne annuali, le sottolineature pastorali, i  “fuochi di paglia”); e si accetti la necessità di una programmazione pastorale annuale che:

  • sia coerente col progetto generale;
  • tenga conto della situazione reale di quel determinato popolo;
  • faccia marciare il popolo verso l’obiettivo finale del progetto.

Il nostro progetto fa camminare l’intero popolo e, quindi, anche le sottolineature che ci dà la Diocesi e la Chiesa cattolica rientrano nel nostro progetto ed infatti siamo in perfetta sintonia con la Chiesa  avendo già celebrato il Terzo Congresso Eucaristico, quindi abbiamo una spinta maggiore ad andare avanti e mostrare a tutti la nostra fede.

Si convochino, fin dall’inizio, in forma permanente e sistematica, tutti i battezzati, attraverso la “lettera ai cristiani”, portata personalmente dai Messaggeri a tutte le famiglie.

 

La convocazione sarà fatta anche mediante pubblicazione su sito internet all’indirizzo:

www.marianativita.net

redazione@marianativia.net

Giuseppe.padre@libero.it

Possibilmente si potrebbe inviare la convocazione con la posta elettronica; quindi con la “lettera ai cristiani” s’invitino i giovani e le famiglie a comunicare l’indirizzo della posta elettronica.

È necessario individuare un responsabile, che curi questo settore.

L’azione pastorale sia impostata (ad imitazione  dell’azione pastorale di Gesù) su due poli: la formazione dei discepoli e la convocazione di tutto il popolo, perchè questo è il suo fulcro: popolo e discepoli.

Poiché tutti devono diventare operatori di pastorale, si segua il criterio non solo del fare, ma del far fare.

Non si faccia fare molto a pochi, ma poco a molti, possibilmente a tutti (N.B. nel corpo umano ogni organo svolge la sua parte, talvolta piccola, tuttavia propria, insostituibile, assolutamente necessaria, cfr. AA 22).

Si provveda alla formazione permanente dei responsabili ai vari livelli (formazione dottrinale, spirituale, specifica).

 

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A livello di collaboratori si miri a questo obiettivo: che scelgano Gesù come Signore della loro vita e diventino, così, testimoni efficaci della Sua resurrezione (cfr. At. 1,21-22), sapendo che non c’è evangelizzazione efficace senza esperienza personale di Cristo.Si formino i collaboratori ad agire soltanto nel nome del Vangelo ed a diventare sempre più servitori del popolo.

Si dia importanza eccezionale al sistema delle Cellule parrocchiali ed alla Pastorale di Popolo come grande segreto dell’evangelizzazione.

Si dia sempre più rilievo alla Cellula Esecutiva Parrocchiale, perché provveda alla formazione dottrinale, spirituale degli Animatori.